Maestro.

Fabiano
Amadi
Simone Cenedese at work
1
FA
Che cosa ti ha spinto a lavorare il vetro?

Ho cominciato a lavorare in fabbrica quando avevo quattordici anni. All’inizio, quando frequentavo le medie, aspettavo le vacanze estive per fare qualche lavoretto in fornace. Non essendo nato in una famiglia molto ricca, appena ho finito la scuola ho cominciato subito a lavorare in fornace per necessità. Non mi ero ancora reso conto che questo sarebbe diventato il mio futuro. Nel novantacinque, dopo vent’anni che facevo il dipendente in altre vetrerie, ho finalmente deciso di aprire la mia azienda. Ora non sono ricco ma vivo bene, non ho fatto mai mancare nulla ai miei figli e sono contento di questo.

Maestro.
2
FA
Quali sono le tecniche che definiscono maggiormente il tuo stile?

Mi sono dedicato per molto tempo a fare bicchieri, dopodiché per crescere e sperimentare ho deciso di iniziare a creare vasi massicci che poi, nel tempo, sono diventati il mio marchio di fabbrica. Con questo tipo di lavorazioni bisogna utilizzare solo forme cilindriche, successivamente ci si può lavorare attraverso disegni e varie applicazioni come l’utilizzo della foglia d’oro. Questi vasi sono molto pesanti dai trentacinque ai sessanta chili, è quindi molto difficile gestire tale massa. Nella mia carriera ho sempre cercato di seguire ciò che viene richiesto dal mercato. Nel tempo siamo arrivati a collaborare insieme a famose griffe di moda. La produzione la crediamo noi sotto richiesta delle varie aziende che ci commissionano l’opera.

3
FA
Da cosa prendi ispirazione per la realizzazione delle tue opere?

Per realizzare le mie opere di solito prendo ispirazione al momento. Mentre lavoro il vetro, cerco di dargli una forma, fino a che non esce fuori qualcosa di nuovo, allora ci ragiono sopra, e man mano che lo lavoro cerco di definirlo fino a trovare quello che voglio esprimere.
Quando collaboriamo con le aziende, abbiamo delle richieste da rispettare, di conseguenza l’ispirazione deriva da ciò che ci viene commissionato. Per la realizzazione delle nostre opere cerchiamo quindi di adattare la nostra idea del pezzo a quello che le aziende hanno richiesto. Adeguiamo al meglio le varie tecniche in base alla nostra esperienza ed in base a ciò che vogliamo produrre anche a costo di fare diverse prove, man mano che si lavora su
un determinato pezzo si cerca di rifarlo fino a che non si è soddisfatti del risultato ottenuto.

4
FA
Qual’è il tuo processo creativo?

Non ho un vero e proprio processo creativo, preferisco pensare in testa al pezzo da realizzare per poi disegnarlo sul pavimento. Il tempo e l’esperienza mi hanno insegnato a gestire ad occhio le proporzioni e a capire come sfruttare al meglio la materia. Dopo quarantacinque anni ho capito come gestire il vetro anche se premetto che non si finisce mai di imparare. Il vetro ha la capacità di creare delle situazioni talmente varie a seconda del pezzo da realizzare che, solo con la pratica, si riescono ad imparare nuove tecniche e lavorazioni da adattare a seconda di come il vetro risponde. Se invece non lo capisci, non lo vedi, non lo senti e non riesci a comunicare con il vetro, non avrai mai la capacità di comprenderlo a pieno e riuscire a manipolarlo. Questa è la cosa più importante che questo lavoro ti può offrire.

5
FA
Come vedi il futuro di Murano?

Purtroppo Murano sta vivendo un periodo molto brutto, abbiamo saltato due-tre generazioni di vetrai e questo, soprattutto negli ultimi anni, si sente molto all’interno del lavoro, non è più semplice come una volta trovare la propria strada dentro il mondo di Murano. Anche adesso, che ho sessant’anni, lavoro in fornace dalle quattro e mezza del mattino alle sette di sera cercando sempre di creare qualcosa di nuovo. È difficile che scappò via dalla fabbrica.
Come me, chi si fa le composizioni, può sbagliare e perdere un sacco di materiale e soldi. Anche tenere la burocrazia è molto complicato, richiede molto tempo e mancano i dipendenti per aiutare con la gestione, certo è giusto che ci sia, però, dovrebbe essere semplificata per aiutare noi vetrai.

Maestro.
6
FA
Come vedi la questione donne/maestri?

Lavorare all’interno di una fornace può risultare molto pesante, sia mentalmente che fisicamente. Qui a Murano lavora una ragazza che fa busti di donna, Alexis, lei è molto brava però anche lei ha bisogno di una squadra che le dà una mano a sollevare la massa che poi lei scolpisce. Il vetro, infatti, come materiale può arrivare a pesare anche decine di chili, quando è attaccato alla canna il peso aumenta ancora di più. Parte delle nostre
lavorazioni consiste in sculture massicce che arrivano a pesare anche sessanta chili ciascuna, fisicamente sia per un ragazzo che per una ragazza poco esperti risulterebbe molto difficile riuscire a manipolare e controllare una tale massa.

7
FA
Se dovessi ricominciare da zero cosa rifaresti per arrivare dove sei ora?

Tutte le scelte che ho fatto nella mia vita mi hanno portato dove sono ora, mi hanno permesso di ritagliarmi uno spazio ed offrire un futuro ai miei figli. Dopo quarant’anni di esperienza sono riuscito ad apprendere moltissimo dal vetro, svariate tecniche e lavorazioni e ho imparato come gestire le composizioni e come controllare e manipolare la massa. Con il tempo ho capito che quando si lavora il vetro, non lo si fa con l’orologio. È impossibile determinare fin dall’inizio quanto tempo ci si impiegherà per realizzare un pezzo, dipende tutto dalle difficoltà che si presentano mentre lo si lavora. Tutte le scelte che ho fatto negli anni mi hanno permesso di costruirmi una vita felice, penso quindi che se ne avessi avuto l’opportunità avrei intrapreso le scelte che ho fatto.

8
FA
Che consiglio daresti a dei ragazzi che vorrebbero lavorare il vetro e magari diventare maestri?

Voglio dare un consiglio a tutti i ragazzi che vorrebbero intraprendere la strada per diventare maestri: quando ne avrete la possibilità cercate di assorbire ed imparare il più possibile da ogni esperienza che riuscirete a fare. Imparate bene e se ne avrete l’occasione cercate di buttarvi, non abbiate paura di provare e sperimentare. Se un domani qualcuno di voi vorrà intraprendere questo mestiere, deve sapere che più risultati positivi avrete, più saranno le soddisfazioni che otterrete. Una volta c’erano molte più possibilità e opportunità di lavoro che adesso, uscivi dalla porta e avevi già un posto lavoro pronto da un'altra parte, oggi, invece, non entri più da nessuna parte. Purtroppo questo è diventato un lavoro nel quale se si sbaglia qualcosa, si rischia di perdere migliaia di euro al giorno.

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