Maestro.

Eros
Raffael
Simone Cenedese at work
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ER
Che cosa ti ha spinto a lavorare il vetro?

Ho cominciato a lavorare subito dopo aver finito la terza media. I primi giorni sono stati i più difficili, tornavo a casa con le mani sanguinanti, ma non ho mai mollato per seguire la mia passione. Fin da subito, ho capito che era la mia strada e non ho più sentito il desiderio di continuare gli studi dopo l'estate. Il vetro è una materia affascinante da modellare, e mi sono sempre sentito attratto dall'aspetto artistico della sua lavorazione. Ho capito subito che quello che mi interessava di più era l'aspetto artistico e la realizzazione di opere attraverso il vetro. Dopo sei anni di esperienza come dipendente, in cui dovevo seguire le produzioni richieste, ho avuto la fortuna di mettermi in proprio a ventitré anni. Naturalmente, dovevo continuare a produrre per guadagnare, ma ho sempre dedicato tempo ed energia a sperimentare, disegnare e provare nuove tecniche a livello artistico.

Maestro.
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ER
Quali sono le tecniche che definiscono il tuo stile?

Attualmente, mi piace creare pezzi di vetro artistico in fornace e successivamente lavorarli tramite il casting. Questa è una tecnica nuova che ho sviluppato e che mi affascina particolarmente. Tuttavia, non dimentico la filigrana, che è la tecnica con cui ho cominciato come maestro soffiatore. Ho sempre cercato di creare qualcosa di mio, nel mio laboratorio, oltre al lavoro che svolgo con la scuola, creo sculture che vendo principalmente online. La maggior parte delle mie vendite avviene nel Nord Europa, come Belgio, Olanda, Germania e anche negli Stati Uniti. Purtroppo, in Italia il vetro non è ancora pienamente apprezzato come forma d'arte, ma è più associato al design.

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ER
Da cosa prendi ispirazione per le tue opere?

La mia ispirazione per la realizzazione delle mie opere deriva principalmente dalla natura. Mi affascinano i colori vibranti dei pesci e degli uccelli tropicali, quindi spesso prendo ispirazione da loro. Mi piace osservare le foto di questi animali per catturare la straordinaria gamma di colori che presentano. Oltre ai colori, mi avvicino anche alle forme che trovo nella natura. Ad esempio, potrei prendere spunto dagli skyline delle città e successivamente stilizzarli per lavorarci sopra. Quando mi viene un'idea, cerco di svilupparla ulteriormente, perché raramente arriva completa fin dall'inizio. È un processo creativo che richiede tempo e dedizione.

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ER
Qual’è il tuo processo creativo?

Tengo sempre con me un quadernino su cui annoto le mie idee. Ho diversi quaderni sui quali segno tutto ciò che mi viene in mente e che vorrei trasmettere nelle mie opere. Le idee mi possono venire in mente in ogni momento anche mentre sono impegnato in tutt'altro, molte volte osservando i colori, le cose ed i materiali intorno a me. Successivamente, inizio a sviluppare l'idea disegnando le forme e le tonalità che voglio utilizzare. Durante questo processo, affino gradualmente l'idea, considerando la fattibilità della realizzazione. Non è detto che l'idea iniziale sia sempre fattibile, quindi devo pensare alla tecnica che voglio utilizzare e apportare eventuali modifiche per agevolare il processo di produzione. Preferisco non fare mai disegni definitivi, ma piuttosto schizzi più liberi e artistici, cosicché abbia lo spazio per modificare ed integrare altre idee che mi vengono in mente in corso d’opera.

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ER
Come vedi il futuro di Murano?

Riguardo al futuro di Murano, sono piuttosto ottimista. Negli ultimi decenni, abbiamo assistito a un'evoluzione di Murano, passando dalla produzione di massa a una maggiore specializzazione nel settore artistico. Tuttavia, c'è una preoccupante carenza di giovani. Questo è un problema che mi preoccupa. Personalmente, ritengo che parte della responsabilità di questa mancanza di interesse da parte dei giovani ricada anche sui genitori che dovrebbero incoraggiare i figli che vogliono portare avanti la tradizione muranese a spingersi in questo mondo. Tuttavia, bisogna essere consapevoli che il lavoro nel settore del vetro richiede sacrificio e impegno. In Italia, purtroppo, il vetro è ancora considerato un lavoro faticoso e pesante. Al contrario, all'estero, il vetro è visto come un'arte e vi sono molti ragazzi che lavorano in questo settore.

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ER
Come vedi la questione donne/maestri?

Personalmente, vedo la presenza delle donne come maestre in modo molto positivo. Dal mio punto di vista, le donne sono spesso più creative e precise. Osservando le artiste che lavorano con il vetro, noto un grande talento e un approccio particolare. Tuttavia, a Murano, c'è ancora un pregiudizio verso le donne nel settore, un atteggiamento arretrato. In passato c'erano alcune donne che lavoravano nel settore e poi, col tempo, sono scomparse. Ora stiamo assistendo a un ritorno delle donne, anche se non sono ancora pienamente accettate. Alcune fornaci preferiscono ancora assumere ragazzi, e non ragazze. Questa mentalità va superata perché il talento e la capacità non dipendono dal genere, ma dall'impegno e dalla passione.

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ER
Se dovessi ricominciare da zero cosa rifaresti per arrivare dove sei ora?

Se dovessi iniziare da zero, posso dire sinceramente che seguirei ancora la stessa strada che ho percorso finora. Nonostante alcuni errori commessi, credo fermamente che questi siano un'importante fonte di apprendimento. Tuttavia, ho spesso trascurato l'aspetto finanziario per sperimentare e creare sempre qualcosa di nuovo anziché concentrarmi solo dal punto di vista commerciale. Questa è stata la mia sfida personale. Osservando gli artisti intorno a me, ho notato che molti di loro si specializzano in un'unica area per anni. Invece, ho preferito dedicarmi a diverse produzioni, cambiando nel tempo molti stili e temi. In sostanza se dovessi ricominciare da zero, probabilmente cercherei di trovare un equilibrio migliore tra la mia voglia di sperimentare e l'aspetto economico.

Maestro.
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ER
Che consiglio daresti a dei ragazzi che vorrebbero lavorare il vetro e magari diventare maestri?

Se dovessi dare un consiglio a dei ragazzi che desiderano lavorare il vetro e magari diventare maestri, la parola chiave che mi viene in mente è "passione". La passione è essenziale. Secondo la mia esperienza, quando ci si dedica con passione a ciò che si fa si riesce a raggiungere grandi risultati. Non bisogna mai fermarsi, ma continuare sempre a imparare. È un percorso costante, senza fine. Quindi, sia l'approccio sperimentale che quello di trovare un proprio stile sono validi. Ognuno ha la sua visione e le proprie ambizioni. Personalmente, amo le sfide, e penso che ognuno debba cercare di sperimentare e fare sempre cose nuove.

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